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Cosa non ha funzionato nell'assegnazione ai Comuni dei cosiddetti "lavoratori in utilizzo", una platea di circa 400 persone con una retribuzione media di 700 euro, suddivise in 89 centri? In tempi brevi la commissione Lavoro del Consiglio regionale effettuerà una verifica incrociata, coinvolgendo l'assessora Virginia Mura, i tecnici dell'assessorato, i lavoratori e le organizzazioni sindacali.

 Lo ha annunciato il vice presidente dell'Assemblea, Eugenio Lai, al termine dell'incontro tra i capigruppo e una delegazione di lavoratori provenienti da diversi territori della Sardegna, ieri  in presidio sotto il palazzo di via Roma per chiedere soluzioni alla vertenza.

Lai ha ricordato che il Consiglio ha assicurato, per l'impiego dei lavoratori, una consistente copertura finanziaria di circa 5,5 milioni, che potrà essere ulteriormente incrementata fino a 6 milioni (in sede di assestamento successivo alla Legge di stabilità 2017), per garantire la continuità del servizio nell'arco dei 12 mesi dell'anno.

Ma i rappresentanti dei lavoratori hanno sottolineato che, a fronte della disponibilità delle risorse, solo pochi Comuni hanno formalmente effettuato le assunzioni. Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha assicurato che la commissione Lavoro accerterà "cosa non ha funzionato nell'applicazione di una legge regionale", mentre il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha espresso "disappunto per la consuetudine