energia-mozione-in-consiglio-contro-impianto-a-oristano

"Per le stesse ragioni che hanno portato alla contrarietà alla realizzazione del mega-impianto solare termodinamico di Gonnosfanadiga, la Regione Sarda deve dire no ad un progetto analogo che una società di Bolzano ha proposto nel territorio del comune di Oristano, nella borgata ex Etfas di San Quirico".

La richiesta è contenuta in una mozione che con primi firmatari, i consiglieri Paolo Zedda (Sdp) ed Emilio Usula (Rossomori), chiede la convocazione urgente del Consiglio perché si possa esprimere sull'argomento.

Secondo Zedda e Usula, che hanno ricordato il radicale dissenso espresso già espresso dalle comunità interessate e dalle amministrazioni locali, comuni di Oristano e Palmas Arborea e Provincia di Oristano, "esistono ostacoli tecnico-giuridici insuperabili che impediscono la realizzazione dell'impianto, sia per quanto riguarda la sua compatibilità con la pianificazione urbanistica ed ambientale regionale, sia in relazione alla produzione energetica da fonti rinnovabili".

Secondo i consiglieri, "è evidente che il progetto contrasta con il Piano paesaggistico regionale che prevede per quell'area una destinazione agro-forestale, ed inoltre, dal punto di vista ambientale, l'impatto della centrale sarebbe devastante, anche per la produzione a regime di 133 kg di ceneri all'ora, immesse nell'aria attraverso un camino alto 27 metri ad appena 500 metri dal più vicino centro abitato".

"Ma i conti non tornano – affermano – neanche a voler valutare il progetto per la sua capacità di produrre energia da fonti rinnovabili: il Piano energetico regionale fonda la sua strategia su impianti di piccola taglia e micro reti di distribuzione e poi, con una media di energia 'pulita' del 45% (dati 2015 di Terna) la Sardegna ha abbondantemente superato la quota del 27% assegnata dall'Ue".