"La Sardegna resta senza operai per la campagna antincendio. L'improvvisa decisione di demansionare migliaia di lavoratori dell'agenzia Forestas sta mettendo a rischio non solo la prossima campagna antincendio ma le stesse azioni colturali necessarie e propedeutiche alla prevenzione antincendio", lo ha affermato il deputato di Unidos Mauro Pili che ha incontrato i delegati dei lavoratori di vari cantieri e ha presentato un'interrogazione al ministro dell'ambiente, della pubblica amministrazione, e dell'interno per conoscere come il governo intende gestire attraverso la protezione civile questa nuova emergenza.
"Ignorando il disastro che avrebbero creato Regione e Forestas hanno messo in atto un'operazione nefasta – ha sottolineato Pili – che di fatto ha eliminato migliaia di figure chiave che avevano operato per pochi euro in più al mese in qualifiche superiori rispetto a quelle previste nella originaria assunzione. Niente operai che guidano mezzi per aprire e manutenzionare piste antincendio, niente operai abilitati al ruolo di vedette antincendio, niente motoseghisti, niente operai in grado di utilizzare mezzi meccanici. Insomma, la campagna antincendio e tutte le attività preventive alla stessa si fermano.
La carenza di organici e di figure qualificate aveva nei decenni obbligato ad una scelta irrevocabile: affidamento di mansioni superiori, a partire dagli operai che in base al contratto avevano un mansionario ben preciso. Con questa operazione si sta mettendo a serio rischio, ancor più dello scorso anno, la già scadente campagna antincendio messa in campo dalla Regione. Alla rivolta silenziosa che cova in tutti i cantieri forestali si rischia anche il blocco amministrativo visto che una parte stessa del personale era stata obbligatoriamente impiegata a svolgere funzioni superiori sia per la parte amministrativa che burocratica dell'ente".