"La città metropolitana è una grande opportunità per mettere le ali allo sviluppo del territorio", lo ha affermato il segretario generale territoriale, Mimmo Contu, nella relazione che ha aperto i lavori del X Congresso della Cisl territoriale di Cagliari. Davanti a 131 delegati, in rappresentanza di oltre 30mila iscritti, Contu ha richiamato l'attenzione su alcune grandi potenzialità in grado di far ripartire il sistema economico locale "paralizzato da oltre otto anni di crisi, che ha prodotto un tasso di disoccupazione complessivo del 14,3% particolarmente drammatico per i giovani, quasi il 50%".
Tra i volani di sviluppo potenziale (Distretto aerospaziale, patrimonio ex militare, parco di Molentargius, industria ecocompatibile, agroindustria, opere infrastrutturali) Contu ha inserito la città metropolitana.
"Si tratta – ha sottolineato il segretario – di una opportunità per affermare un nuovo modello di sviluppo e mettere le ali a un territorio che può diventare un notevole fattore di crescita per tutta l'economia sarda. Una sola la condizione: la Regione deve cogliere e favorire il dinamismo che l'area metropolitana crea. Senza disattenzioni".
A Contu non è piaciuto quanto accaduto con la firma del Master Plan della Sardegna: "Un patto con oltre tre miliardi di risorse, che riguarda assi di intervento molto importanti, come ambiente e territorio, sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, infrastrutture sociali. Solo che in quel Patto firmato il 29 luglio 2016 non è stata ricompresa nessuna risorsa per Cagliari, di fatto azzerando quanto raggiunto con il Patto per la città metropolitana. Una cosa è certa: noi sulla città metropolitana intendiamo impegnarci per far sì che diventi una realtà concreta. La consideriamo la reale opportunità di crescita economica e sociale e, se bene interpretata, un incubatore di imprese. Le barricate della politica contro Cagliari non ci sono affatto piaciute".