Condivisione e dimensione pubblica della fruizione culturale: sono questi i punti chiave della quarta edizione del Festival della Cultura Creativa, organizzato dall'Abi e dalle banche che operano in Italia dal 3 al 9 aprile in quasi tutte le regioni italiane per coinvolgere i giovani tra i 6 e i 13 anni e stimolarli al pensiero critico. Dal Madre di Napoli al Museo Archeologico di Taranto, dalla Gnam di Roma al Mart di Rovereto, passando per gli storici palazzi sedi delle banche fino ad arrivare a scuole e auditorium, questa manifestazione 'multisite' propone oltre 75 eventi culturali (laboratori, mostre, teatro, arte, visite guidate) toccando 50 città, capoluoghi e piccoli centri, da Nord a Sud dello Stivale, per creare un contatto diretto con i cittadini di domani, ma anche con i loro genitori, gli insegnanti e gli operatori culturali. Con la scelta del tema del "buon viaggio", inteso come riflessione dei ragazzi non sulla meta ma sul percorso – fisico o mentale, fantastico o concreto, solitario o in compagnia – che porterà verso la direzione scelta, il Festival si pone l'obiettivo di replicare e superare il successo della scorsa edizione che aveva visto il coinvolgimento di oltre 20 mila giovani. Forti anche dei risultati di una ricerca scientifica condotta dal prof. Guido Guerzoni dell'Università Bocconi di Milano, l'idea degli organizzatori è quella di continuare a proporre a bambini e ragazzi nuove modalità di apprendimento efficaci e divertenti per permettere anche il confronto con gli altri, perché se è vero che oggi ognuno col digitale e i dispositivi mobili si crea da solo il proprio 'palinsesto' di intrattenimento e cultura, la dimensione ricreativa e pubblica resta fondamentale. Dai dati della ricerca (che ha raccolto 650 questionari compilati dai ragazzi oltre a interviste a genitori e insegnanti) emerge infatti che i millennials interrogati proprio sulla scorsa edizione del Festival hanno apprezzato la possibilità di conoscere cose nuove (45,3%) e di confrontarsi con gli altri (27%) e più in generale di aver fatto un'esperienza nuova (33,9%) e di essersi divertiti (27,2%). "Sebbene l'offerta culturale tradizionale stia per essere superata da quella online, grazie alle proposte innovative di festival e musei il target degli under 15 diventa sempre più importante, perché i ragazzi potranno avere modo di incontrarsi e sperimentare la creatività insieme", ha detto il prof. Guerzoni oggi a Roma, sottolineando che "quanto più verrà moltiplicata l'offerta online tanto più l'offerta live diventerà appetibile, perché c'è grande bisogno di condivisione e dimensione pubblica della fruizione culturale". Grazie al Festival della Cultura Creativa quindi verrà stimolato il coinvolgimento fisico ed emotivo dei giovani, colmando una domanda latente e aiutando il territorio a crescere dal punto di vista culturale. E nell'ottica di mettersi al servizio dei cittadini, anche di quelli più giovani, per riceverne feedback e input, la Rai come media partner seguirà tutte le attività del Festival attraverso le proprie sedi regionali.
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Festival Cultura Creativa, giovani tra arte e pensiero
