"Il quadro che emerge dalle denunce degli studenti sulla cosiddetta alternanza scuola-lavoro, prevista dalla L.107/2015, è a dir poco inquietante. Lunghissimi turni di lavoro non retribuito, mansioni troppo spesso completamente incoerenti con il percorso formativo, giornate spese a fare fotocopie e a pulire i bagni.
Ciò che le organizzazioni degli studenti denunciano in questi giorni, da Sassari a Bari a Taranto, annunciando un dossier su quanto accade in tutto il territorio nazionale è qualcosa di indecente, più simile a una idea vetero maoista che a un concreto percorso di preparazione all'impiego lavorativo.
In questi termini stiamo chiedendo spiegazioni alla ministra Fedeli, affinché intervenga immediatamente per accertare quanto sta accadendo e per evitare che questi casi diventino consuetudine, in una scuola che non può diventare sfruttamento gratuito di lavoro dequalificato ed umiliazione degli studenti".