La Finanziaria 2017 non piace alle opposizioni di centrodestra che attaccano il centrosinistra sostenendo che la Manovra da 7,6 miliardi "non risponde alle aspettative dei sardi e non dà risposte per superare la crisi". Anzi "è una Finanziaria spot". "La manovra di bilancio sancisce la resa definitiva del centrosinistra al cospetto dei problemi della Sardegna – attacca Attilio Dedoni, capogruppo Riformatori – Davanti ad un'Isola stremata dalla crisi economica, la Giunta e la maggioranza alzano le mani e si dichiarano impotenti, come se la soluzione ai problemi dovesse piovere dal cielo e non dipendesse dalla capacità della Regione di reperire e programmare risorse".
"In quest'Aula non sono entrati temi importanti come lo spopolamento e il lavoro se non grazie agli emendamenti dell'opposizione, mentre – sottolinea Paolo Truzzu di Fdi – ci sono 10 milioni di mancette. Il che può significare solo una cosa: le elezioni sono alle porte". Secondo Alessandra Zedda (Fi) "solo grazie alla responsabilità della minoranza si è riusciti ad approvare la Finanziaria entro il terzo mese di esercizio provvisorio, mentre la vertenza entrate è ancora aperta" e per il capogruppo Pietro Pittalis, "con Finanziarie così state alimentando il partito del qualunquismo".
Lo stesso Pittalis, insieme con Luigi Crisponi (Riformatori) e con il capogruppo del Psd'Az Angelo Carta rimarcano la bocciatura degli emendamenti per il caso dell'indebitamento del Comune di Nuoro: "uno schiaffo duro da digerire per la piccola Atene sarda: il centrosinistra volta di nuovo le spalle alle situazioni di emergenza dei centri dell'interno isolano ed, in particolare, al rischio di default per il capoluogo della Barbagia". "E' una manovra finanziaria che non riesce ad intercettare il grido di sofferenza che arriva dalla società sarda – osserva il capogruppo regionale dell'Udc Gianluigi Rubiu – Il solito copione già scritto. Lo strumento economico della maggioranza è ancora una volta un'occasione perduta, l'ennesima, per invertire la rotta di una legislatura che va incontro ad un tracollo senza precedenti, trasportando nel baratro la Sardegna".