"Dopo aver atteso per oltre un mese dall'insediamento del nuovo direttore, peraltro già presidente del CdA da quasi 3 anni, ORSA e CSS hanno dovuto proclamare lo stato di agitazione, in quanto pur sollecitando più volte un incontro per discutere le problematiche, questo nuovo direttore ancora non ha ritenuto di doverlo convocare, ma addirittura a richiesta congiunta di ORSA e CSS sull'ultimo problema emerso in busta paga dei Lavoratori, ha risposto con due distinte note di pari contenuto rinviando a data sconosciuta la risposta" – Lo affermano Luigi Melis e Marco Cadau, portavoce di 'Orsa Autoferro TPL'.
"Eravamo convinti – proseguono dall'Orsa – e per questo abbiamo aspettato, che questo direttore rompesse una linea discriminante e ristabilisse la Democrazia Sindacale nei Luoghi di Lavoro riconoscendo il diritto al confronto a chi rappresenta i lavoratori".
"Volevamo un confronto, in una riunione assieme a tutti i soggetti leggittimati, sui problemi che giornalmente interessano i lavoratori, ossia, oltre alla questione del diritto di rappresentanza non rispettato, anche la sicurezza sul lavoro, il superamento del doppio regime salariale, avanzamenti e promozioni, il regolamento per la selezione pubblica degli operatori d'esercizio e l'istituzione di una Commissione Disciplinare Paritetica che comprenda componenti eletti dai lavoratori fra i lavori stessi, ma questo ci è stato ancora negato, volevamo sapere quale fosse la strategia politica utilizzata nell'aver come presidente/direttore del Ctm la stessa persona di estrazione politica con poca esperienza nel settore dei trasporti, ma anche questo ci è stato negato".