"Questa sentenza, pur non essendo gradita, era piuttosto ampiamente attesa. Quella di Saremar è stata un'operazione molto disinvolta e purtroppo con effetti catastrofici. Abbiamo provato a difenderci ma le nostre ragioni non sono state accolte".
L'assessore dei Trasporti della Regione Sardegna, Massimo Deiana, commenta così all'ANSA la decisione del Tribunale dell'Unione europea che ha respinto i ricorsi presentati sia dalla Regione che dalla Saremar contro la Commissione europea che il 22 gennaio 2014 aveva giudicato come illegali gli aiuti che la società di navigazione aveva ricevuto nel 2011 e 2012 per costituire la cosiddetta "Flotta sarda", un progetto fortemente voluto dall'allora governatore di centrodestra Ugo Cappellacci.
"L'appello non polemico che faccio è che quando si affrontano tematiche di questo genere bisogna mettere in campo competenza, prudenza e serietà e non farsi trascinare da populismo e da ipotesi avventurose che a distanza di qualche anno portano a conseguenze disastrose – sottolinea l'esponente della Giunta Pigliaru – Cappellacci continua a vantare la Flotta sarda ma questa ha portato al fallimento della Saremar e alla condanna.
L'idea in sè non era cattiva ed anzi affascinante, ma non sostenbile anche dal punto di vista normativo – spiega ancora Deina – Noi siamo stati criticati per la nostra prudenza sulle tratte aeree ma queste cose non si forzano, perchè poi vengono esaminate al microscopio e, come è accaduto ora, sanzionate: finchè siamo in questo contesto nazionale ed europeo ci sono obblighi che dobbiamo rispettare". Il titolare dei Trasporti ricorda, infine, che con la liquidazione di Saremar una parte dei 10,8 milioni di euro è già stata recuperata con la vendita dei traghetti.