siria-cnn-and-quot-trump-sta-considerando-l-azione-militare-and-quot

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta considerando la possibilità di un'azione militare in Siria, come rappresaglia per l'attacco con armi chimiche. Lo ha detto lo stesso presidente a membri del Congresso, stando a quanto riferisce la Cnn citando fonti.

Il supporto della Russia al presidente siriano Bashar al Assad non è incondizionato. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Peskov ha aggiunto che Mosca chiede una esauriente indagine sull'attacco chimico che si è verificato alcuni giorni fa in Siria, nella provincia di Idlib, costato la vita ad oltre 80 civili.

Gli Usa hanno presentato una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza Onu in cui si chiede al governo di Assad di collaborare nell'inchiesta su quanto avvenuto.

Ma il ministero degli Esteri russo ha bollato i resoconti sull'attacco chimico a Idlib, in Siria, come "fake". "Gli Usa hanno presentato una risoluzione al consiglio di sicurezza dell'Onu basandosi su dei rapporti falsi", ha detto la portavoce del ministero citata dalle agenzie. 

"Non vediamo un particolare bisogno di adottare una risoluzione" dopo l'attaccoin Siria, ha detto il vice rappresentante russo all'Onu durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. Mosca "ha condannato l'uso di armi chimiche in ogni circostanza e affermato che gli autori devono essere ritenuti responsabili", sottolineando però che "la campagna anti-Damasco deve essere cestinata nella discarica della storia". Inoltre, ha ribadito come "ogni volta che ci sono progressi nei colloqui politici sulla Siria avvengono strani incidenti, come l'attacco di ieri".

L'attacco chimico in Siria è "orribile, indicibile", un "terribile affronto all'umanità", ha detto Donald Trump.

"Quando l'Onu non riesce a portare avanti il suo dovere di agire collettivamente, ci sono momenti in cui gli Stati sono costretti ad agire per conto proprio": lo ha detto l'ambasciatrice americana Nikki Haley durante il Consiglio di Sicurezza sulla Siria, aggiungendo che se le Nazioni Unite non interverranno "noi potremmo" farlo.

La bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu elaborata da Usa, Francia e Gran Bretagna, "condanna" l'attacco chimico di ieri. Secondo il documento, il presidente siriano Bashar al Assad deve "cooperare pienamente con il meccanismo di inchiesta e con Onu e Opac. Deve fornire i dati dei voli militari del giorno dell'attacco, i nomi degli individui al comando di squadre ed elicotteri, e accesso alle basi aeree da cui si crede siano state lanciate le armi chimiche".