mercati-reggono-impatto-siria-su-oro-e-petrolio

Chiusura di settimana debole per Piazza Affari con il Ftse Mib che archivia la seduta con un +0,02% a 20.300 punti mentre lo spread sfiora i 198 punti.
    Maglia nera del listino è Saipem che lascia sul terreno l'1,96% sul controricorso di Gazprom sul contratto sciolto anticipatamente per la costruzione di un gasdotto nel Mar Nero.
    A seguire Mediaset (-1,82%) in attesa di sviluppi sulla vicenda Vivendi. Male anche Campari (-1,21%), Atlantia (-1,15%) e Fca (-1,08%). Credito senza grandi spunti e con cali diffusi. Le vendite in particolare riguardano Ubi Banca (-1,31%) nel giorno dell'assemblea chiamata ad approvare, tra l'altro, l'aumento di capitale da 400 milioni di euro finalizzato all'acquisto delle 3 'good banks' (Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti). E sono in flessione anche Banco Bpm (-1,03%) e Bper (-0,48%) alla vigilia delle rispettive assemblee. Positive Cnh (+2,22%), A2a (+1,6%). Esordio negativo in Borsa per Banca Farmafactoring (-11,9%).
    Le Borse europee chiudono in ordine sparso. Londra e Parigi segnano un rialzo mentre Francoforte è fiacca. Nel dettaglio il Ftse 100 segna un +0,58% a 7.345 punti mentre il Cac 40 registra un +0,27% a 5.135 punti. Il Dax è a -0,05% a 12.225 punti. 
 

 Wall street durante la seduta   tiene al raid americano in Siria e alla gelata dei dati sulla disoccupazione. Il Dow Jones sale dello 0,01% a 20.662,18 punti, il Nasdaq perde lo 0,07% a 5.874,15 punti mentre lo S&P 500 cede lo 0,01% a 2.357,19 punti.