Nell’immaginario collettivo il termine svalutazione rientra negli eventi catastrofici che possono colpire l’economia di uno Stato.
Così come ai bambini che vogliono avventurarsi per casa si cerca di tenerli fermi paventando la presenza del fantomatico uomo nero, altrettanto in economia viene paventata la minaccia della svalutazione. Una minaccia riproposta ogni volta che si parla di uscita dal sistema monetario dell’euro.
Oggi in economia è il momento dell’età adulta. È ora di capire se l’uomo nero della svalutazione esista veramente oppure è un’invenzione usata ad arte da chi vuole tenerci dentro un sistema profondamente iniquo.
Per dare un carattere catastrofico all’evento svalutativo viene proposta l’associazione svalutazione-fiammata iperinflazionistica che ci costringerà ad andare in giro con la carriola per comprare una tazzina di caffè.
Gli esperti economisti ci tengono a ricordare che l’uscita dall’euro potrebbe comportare una svalutazione oltre il 20%! Ma cosa significa realmente questa minaccia?
L’uscita del Regno Unito dall’UE era annunciato come un vero dramma, anche a causa della terribile svalutazione e la conseguente inflazione che avrebbe colpito la sterlina. Ad oggi alla svalutazione post Brexit del 14% subita dalla sterlina verso il dollaro ha fatto seguito un’inflazione passata dall’1% al 2,3%, valore pari all’obiettivo che da anni Draghi insegue con le inutili politiche monetarie.
Ma in termini svalutativi la sorpresa ci arriva proprio dall’euro che dal 2014 al 2015 si è svalutata rispetto al dollaro fino al 25%! E l’inflazione? Piatta, sotto lo 0,2%!!!
Abbiamo già vissuto la minaccia svalutativa e non ce ne siamo mai accorti.
L’economia non può vivere di paure e superstizioni tantomeno di minacce.
L’economia è fatta di beni reali, di lavoro e servizi che non possono essere mai vittime di fantasmi finanziari. Al prossimo economista, politico o giornalista che vi parlerà dell’ “uomo nero svalutazione” abbiate la certezza che l’uomo nero di cui diffidare è proprio lui, disposto a svendere la sua dignità all’elite finanziaria per poche briciole di notorietà.







