La direzione generale dell'Asl unica della Sardegna – nota come Azienda per la tutela della salute (Ats) – ha aperto una inchiesta interna sulla morte della 40enne di Iglesias entrata ieri in coma cerebrale dopo il parto cesareo del giorno prima con il quale aveva dato alla luce due gemelli.
Già consegnata dal Cto di Iglesias, dove la donna ha partorito, una prima relazione. "Da quanto emerge dalla ricostruzione dei medici del reparto, la signora è stata sottoposta a taglio cesareo sabato 8 aprile, alle ore 9:12 – fa sapere l'Ats -; la paziente, riferiscono nella relazione, ha avuto un decorso post-operatorio senza problemi. Alle 16 di sabato vengono effettuati esami di routine; ripetuti alle 22, evidenziano valori di emoglobina e piastrine nel sangue ridotti, che inducono i medici a disporre due trasfusioni. Poco dopo le 4 la signora si sottopone a consulenza anestesiologica. Alle 6.30 viene trasferita nel reparto di Rianimazione del Santa Barbara".
La situazione precipita il giorno dopo. "Nel pomeriggio di domenica 9, mentre parlava con gli operatori sanitari, la signora accusa un malore e viene sottoposta a Tac total body, che evidenzia la presenza di emorragia cerebrale – scrive ancora l'Asl unica -. Alle 18 viene disposto il trasferimento alla Neurochirurgia dell'ospedale di Cagliari. Dall'azienda ospedaliera Brotzu confermano che al suo arrivo, alle 19.23, la paziente è stata sottoposta a Tac. Alle 20 è stata trasferita nel reparto di Rianimazione, fino alla morte avvenuta oggi alle 15.15. Il marito ha dato il consenso alla donazione degli organi".
Secondo la relazione, "quanto accaduto ha carattere di imprevedibilità, rarità e non sembra in stretta relazione con il parto: a una prima ricostruzione, l'emorragia cerebrale si è verificata dopo circa 36 ore dal parto. La direzione generale dell'Ats esprime al marito, ai figlioletti e ai familiari della signora massima disponibilità e solidarietà in questo tristissimo momento".