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E' stato recuperato ed è ora al vaglio degli specialisti del Ris dei carabinieri, il coltello con cui ieri sera è stata uccisa la commerciante cinese di 37 anni Lu Xian Chan: il killer l'ha sorpresa nel negozio che la donna gestiva in centro a Budoni, località turistica sulla costa nord orientale della Sardegna, ed ha infierito su di lei con 11 fendenti. La pista più accreditata dagli investigatori è quella di una rapina finita nel sangue, anche se nella concitazione della fuga l'assassino avrebbe abbandonato sul posto parte del bottino.

Di sicuro, la cassa è stata trovata rovesciata vicino al corpo della vittima. Le analisi sull'arma del delitto daranno le prime risposte. Altri elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dalle telecamere delle attività commerciali della zona: gli investigatori dell'Arma – del caso si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Siniscola e quelli del nucleo operativo di Nuoro – hanno già acquisito tutti i filmati della videosorveglianza. Si aspettano, infine, i risultati dell'autopsia che verrà effettuata tra oggi e domani all'ospedale di Nuoro dall'anatomopatologo Vindice Mingioni. Le modalità dell'omicidio, la foga con cui il killer si è avventato sulla donna e il numero elevato delle coltellate inferte, lasciano aperti altri possibili moventi. La rapina, in questo caso, potrebbe essere stata architettata come depistaggio per nascondere un delitto passionale o maturato per vendetta.

Gli inquirenti hanno interrogato a lungo il marito della vittima, che ha un'attività commerciale a Posada, dove la coppia viveva con i due figli di 5 e 11 anni. E attraverso un interprete stanno anche sentendo in queste ore tutto il nucleo familiare allargato: cinque-sei persone che risiedono in diversi paesi della Baronia. Le comunità di Budoni e Posada sono sotto choc: i sindaci Giuseppe Porcheddu e Roberto Tola hanno indetto per domani il lutto cittadino. Sempre domani, alle 21 a Budoni, i due paesi si uniranno in una fiaccolata silenziosa per dire no alla violenza.