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Risalita del prezzo del latte ovino, investimenti regionali e nazionali del Pacchetto latte per supportare le criticità affrontate in questa stagione dai pastori, recupero dei dati di produzione dei formaggi e azioni tese a favorirne la diversificazione.

Questi i temi principali che hanno animato l'incontro fra l'assessore regionale dell'Agricoltura, Pier Luigi Caria, ed i rappresentanti dell'Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (Oilos). Piena disponibilità a fare tutto quello che compete alla politica è stata espressa da Caria che ha invitato i presenti a "mettere sul piatto del confronto idee e interventi realizzabili per il superamento di queste crisi cicliche, che periodicamente colpiscono il comparto e causano gravi perdite a decine di migliaia di pastori. Per dare avvio a una solida ed efficace programmazione – ha sottolineato Caria – è fondamentale partire dai numeri che raccontano il mondo dell'ovicaprino.

Senza dati certi si fanno analisi sbagliate e si propongono soluzioni inutili se non dannose". L'assessore ha quindi aperto il confronto sulla gestione delle risorse stanziate sul Pacchetto latte da Regione (14 milioni di euro) e Ministero (4,1 milioni), a cui si aggiungono i 3,5 milioni della misura nazionale sulla zootecnia, che in Sardegna si potrebbero utilizzare per l'accompagno delle pecore a fine carriera. Secondo l'ultimo aggiornamento della banca dati nazionale (31 marzo 2017), in Sardegna ci sono 3.378.776 capi ovicaprini: 3.098.770 ovini e 280.006 caprini. La media produttiva degli ultimi 10 anni si posiziona sui 300 milioni di litri di latte ovino a stagione.