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Durante l'ormai prossimo weekend lungo pasquale il 18% degli italiani si concederà una piccola vacanza: il 14% nel nostro Paese, mentre si recherà all'estero in un paese europeo un altro 2% di italiani. Infine, un altro 2% sceglierà come meta del viaggio sempre l'estero ma in un altro continente. Non mancheranno nemmeno le tradizionali gite fuori porta nella sola giornata di Pasquetta, progettate dal 19% degli italiani. Il restante 63% trascorrerà la Pasqua in compagnia di amici e famiglia senza sfruttare, però, l'appuntamento delle festività per una vacanza. Emerge dal consueto sondaggio sui consumi e le vacanze di Pasqua di Confesercenti in collaborazione con Swg. Tra coloro che hanno scelto di partire per le prossime ferie pasquali, il 35% prediligerà un soggiorno tra 3 e 4 notti, mentre un altro 25% pernotterà tra 5 e 6 notti e infine un 10% soggiornerà più di 6 notti. Per il restante 30% la vacanza sarà, invece, più breve. Il 40% dei viaggiatori spenderà meno di 250 euro. Per un altro 26% il budget disponibile sarà tra i 250 ed i 500 euro mentre un'altra fetta, il 23%, afferma di spendere tra i 500 ed i 750 euro. Un buon 11% che dichiara di destinare alla vacanza una spesa superiore ai 750 euro. Per quanto riguarda i consumi alimentari, la spesa media si aggira intorno ai 76 euro a famiglia, in lieve recupero sui 68 euro dello scorso anno. Tra chi farà una vacanza in Italia, i laghi, le località marine e le città d'arte si confermano mete apprezzate soprattutto dai mercati esteri; gli italiani, invece, si sono orientati in particolar modo verso le aree del balneare, con una spiccata preferenza per le località marine del Mezzogiorno. La crescita della domanda è comunque attesa in tutta Italia (+1,2%), e ovunque la spinta proviene più che altro dai turisti stranieri. I risultati migliori riguardano il Nord Est (+1,9%) e le regioni del Sud Italia e delle Isole (+1,6%), a differenza delle aree del Centro e del Nord Ovest dove si stimano incrementi al di sotto dell'1%. In particolare è stimato un aumento dei turisti provenienti dai Paesi dell'Est e dalla Russia. I mercati europei dai quali ci si attende una risposta positiva sono quello tedesco, svizzero, austriaco, olandese, belga e francese. Un trend di stabilità o di leggero calo è atteso invece per le provenienze dalla Gran Bretagna, Usa, Giappone, Canada, Brasile, India e Cina.