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"A meno di ventiquattr'ore dalla conferenza stampa di presentazione del corteo del 28 aprile presso il Poligono di Quirra, arriva puntualissima la comunicazione della denuncia da parte della Digos di Cagliari di 54 manifestanti per gli scontri avvenuti il 23 novembre 2016 a Capo Frasca" – Comunicano da 'A Foras'.
 
"Questo è solo l’ennesimo tentativo di intimidazione da parte delle forze dell’ordine verso chi, in questi ultimi anni, sta lottando contro l’occupazione militare della Sardegna – e proseguono – con questo comunicato vogliamo denunciare pubblicamente l’atteggiamento della Questura di Cagliari, che proprio nel momento in cui il movimento si riorganizza in maniera forte e coesa per continuare la sua lotta contro le basi, fa di tutto per intimorire e scoraggiare la partecipazione al corteo del 28 aprile, e soprattutto cerca di dividere (come sempre) i manifestanti in buoni e cattivi". 
 
"Diciamo fermamente NO a ogni tentativo di intimidazione – concludono dal Comitato – al poligono di Quirra saremo quanti e più di Capo Frasca, uniti e determinati nel bloccare ancora una volta le esercitazioni. La violenza che denunceremo pubblicamente, a partire dal 19 aprile, quando uscirà il nostro dossier sul Poligono di Quirra, sarà quella degli eserciti e dell’industria bellica che da 60 anni affliggono il territorio del Sarrabus e dell’Ogliastra, con missili al torio, brillamento di ordigni radioattivi al napalm e nubi tossiche, causando morti, tumori, aborti, malformazioni, creando gravi danni all’ambiente e tarpando le ali a un’economia sana e sostenibile. Per questo non ci faremo intimorire, e il 28 aprile saremo tutte e tutti al Poligono di Quirra".