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Dopo gli incidenti, adesso il Bastia aspetta di pagare il conto. Quanto sarà salato lo saprà giovedì prossimo, quando la commissione disciplinare esaminerà i fatti accaduti nel pomeriggio di follia vissuto Allo Stade Armand Cesari, con gli scontri avvenuti durante Bastia-Lione. In attesa del verdetto, c'è spazio ovviamente per le polemiche, i botta e risposta e, in questo caso, anche le denunce. Il club corso, già diffidato in passato per il comportamento cruento dei suoi ultrà, potrebbe essere pesantemente punito (la sconfitta a tavolino è scontata, le partite a porte chiuse quasi e la penalizzazione possibile), il che equivarrebbe – considerata anche l'attuale ultima posizione in classifica – a una retrocessione anticipata.

Prima ritardato di quasi un'ora e poi sospeso definitivamente all'intervallo, il match Bastia-Lione è stato ieri teatro di incredibili atti di violenza in campo fin dal riscaldamento, coinvolgendo non solo gli esagitati tifosi corsi ma anche alcuni steward e addirittura un dirigente del club. Un pomeriggio di follia che in qualche modo era stato preannunciato fin dalla gara d'andata quando ci fu un duro scontro tra gli ultrà del Lione e e l'allora allenatore del Bastia, Franois Ciccolini, poi esonerato, che aveva annunciato un'accoglienza "alla corsa" nel match di ritorno. Detto fatto. Già nel prepartita, i giocatori ospiti in campo per il riscaldamento sono stati aggrediti da un gruppo di ultrà della squadra di casa.

Un primo tifoso del Bastia è entrato sul terreno di gioco nel tentativo di colpire Depay, un altro ci ha provato con Mathieu Gorgelin, portiere di riserva del Lione. Infine è scoppiata una mega-rissa che ha coinvolto un po' tutti. La partita ha avuto inizio con circa 50' di ritardo, dopo che la situazione è in parte rientrata, ma è stata nuovamente fermata a causa di un diverbio fra il portiere del Lione, Lopes, e il responsabile della sicurezza, Anthony Agostini, che ha poi annunciato una denuncia "per false accuse" contro il presidente del Lione, Jean-Michel Aulas. A rendere ancora più pesante la responsabilità della squadra di casa anche la scarsa organizzazione e il servizio d'ordine.

Il presidente della Lega francese, Nathalie Boy de la Tour, ha annunciato la mano dura: "Deploriamo quanto accaduto, la SC Bastia ha dato una pessima immagine del calcio francese. E questo danneggi l'immagine del calcio professionistico, che non merita questo". Non è la prima volta, come detto, che gli ultras corsi si rendono protagonisti di azioni del genere. A farne le spese era stato anche Mario Balotelli pesantemente insultato prima dall'allora tecnico Cicolini, e poi dai tifosi con cori razzisti. Il Bastia è stato già condannato tre volte per le violenze scaturite dalla tribuna Est, quella che insultò Balotelli con cori razzisti. Nel 2012, la Federcalcio francese squalificò a tempo indeterminato lo stadio del Bastia a causa dei troppi episodi di violenza, dentro e fuori l'Armand Cesari. In classifica, dopo 33 partite, il Bastia è ultimo con con 28 punti, uno in meno di Digione e (29) e tre meno di Nancy e Llorient.