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“Il Comune di Sassari ha da incassare circa sei milioni di euro fra tasse sulla pubblicità e tasse sull’occupazione del suolo pubblico: fra i debitori multinazionali e banche mentre i cittadini, i commercianti sassaresi, fanno i salti mortali per pagare regolarmente. E’ iniquo e ingiusto”. Questo il messaggio recapitato alla Giunta e alla maggioranza dalla portavoce del Movimento Cinque Stelle Desirè Manca in occasione dell’ultimo Consiglio convocato a palazzo Ducale. “Tante, troppe le segnalazioni che ci arrivano dagli esercenti sassaresi. L’esigenza è adottare criteri uguali per tutti: o pagano tutti e non paga nessuno – incalza Manca -. Il sindaco Nicola Sanna mi ha però redarguito pregandomi di informarmi meglio su una situazione che, a suo dire, era inesistente. Peccato che io avessi già presentato una richiesta di accesso agli atti da cui risulta tutto, cifre e debitori: carte e numeri mi danno ragione”.
 
Proprio in riferimento alla tassa sulla pubblicità e alla tassa sull’occupazione del suolo pubblico, il Settore Tributi del Comune di Sassari, con apposita determina dirigenziale, ha indetto a riguardo una procedura aperta che segue il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per l’affidamento delle suddette concessioni. Al sopra citato bando sono poi state apportate alcune correzioni – determinazione dirigenziale numero 311 del 12 febbraio 2016 – attualmente in essere. Ad aggiudicarsi l’appalto è il Raggruppamento Temporaneo di Impresa Abaco Spa + Engineering Tributi Spa. 
 
Alla luce di fatti, con tutti gli strumenti del caso a disposizione, l’Amministrazione sassarese a oggi vanta un credito di 3.603.058,92 euro riferibile al mancato incasso della Icp (tassa pubblicità) e un credito pari a 2.346.887,97 euro relativo alla Tosap (tassa occupazione suolo pubblico). “Il tema della mia interpellanza, presentata al sindaco di Sassari e all’assessore competente in materia, è chiaro e semplice. La domanda nasce spontanea – afferma sicura Desirè Manca -. Non sarebbe il caso di rendere pubbliche le motivazioni e gli insormontabili ostacoli che hanno impedito al Comune di Sassari di recuperare gli importi dovuti considerando il fatto che, fra i debitori, ci sono alcune banche, l’Arst, l’Asl, le aziende ospedaliere, l’Accademia delle Belle Arti, alcuni conventi, sindacati e multinazionali fra cui la Coca Cola? Con l’aggravante che, nel frattempo, è la nostra comunità a pagare per tutti”.