"Bene Veneto ed Emilia Romagna perché si pongono il problema di come fare arrivare nuove cure ai cittadini e perché stanno programmando economicamente come rendere possibile questa innovazione. Male le altre perché vuol dire che potrebbe trascorrere ancora molto tempo prima che i cittadini tocchino le novità con mano. Chiediamo un intervento deciso da parte del Ministero della Salute e del Governo ". Così all'ANSA Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva in merito al recepimento, da parte di due sole regioni italiane, del decreto che aggiorna i Livelli essenziali di assistenza (Lea). Attesi da circa 16 anni, i nuovi Lea introducono nuove cure e presidi per tante diverse patologie ma rischiano di scontrarsi con le diverse velocità di recepimento da parte delle regioni. "Ci aspettiamo dalle istituzioni nazionali massima attenzione e polso, per far sì che tutte le regioni in tempi stretti garantiscano i Lea sui loro territori, evitando così l'approfondirsi di diversità regionali che già caratterizzano il nostro sistema sanitario". Consapevoli anche di questo rischio, sottolinea, "avevamo chiesto la partecipazione di rappresentanti delle associazioni di cittadini alla nuova Commissione Nazionale Lea, un tavolo a cui siedono Ministero della Salute, Mef, Consiglio Superiore di Sanità, Istituto superiore di Sanità, Agenzia del Farmaco, Agenas e Regioni. Tutti tranne i rappresentanti dei pazienti. Confidiamo che si colmi questo gap".
Uncategorized Tribunale Malato, Governo prema per estendere nuove cure
Tribunale Malato, Governo prema per estendere nuove cure
