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"Ministro Carlo Calenda Pasqua è passata, attendiamo conferma degli impegni presi al Ministero. Speriamo al più presto". È l'auspicio di Bruno Usai, Rsu Alcoa, che sollecita ancora il Governo a rispettare le prossime tappe in vista di una soluzione per lo stabilimento produttivo di Portovesme. Una su tutte: il passaggio di proprietà, che doveva concretizzarsi appena passate le festività pasquali, dello smelter dalla multinazionale americana dell'alluminio a Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa con il compito di fare da filtro fra Alcoa e potenziali acquirenti. 
 
Il passaggio è fondamentale perché, a quel punto, nulla impedirà al Governo di studiare il piano industriale proposto da Sider Alloys, la multinazionale svizzera che ha già recapitato a Palazzo Chigi un'offerta formale d'acquisto. Il piano, ha sottolineato giovedì scorso il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, sarà comunque oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali.
 
Ma c'è un altro nodo da sciogliere che anche oggi è stato oggetto delle discussioni in assemblea a Carbonia: un centinaio di lavoratori sono rimasti senza ammortizzatori sociali. Anche in questo caso, ha precisato Usai, "attendiamo una convocazione entro la settimana, ma stavolta dalla Regione, altrimenti saremo costretti a far sentire la nostra voce".
 
Del resto, proprio al vertice romano del 30, al quale ha partecipato anche l'assessora regionale dell'Industria, Maria Grazia Piras, il titolare del Mise ha comunicato che il 3 gennaio scorso ha inviato alla Regione Sardegna l'accordo per stornare risorse economiche finalizzate alle politiche attive del lavoro nel territorio del Sulcis, a tutt'oggi non attuato.