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Tra gli 816 migranti sbarcati a Cagliari martedì pomeriggio c'erano anche 109 minori. La metà di loro ha affrontato il viaggio ed è arrivata in Sardegna senza i genitori. Le strutture individuate per accogliere i piccoli, soprattutto quelli non accompagnati, non sono adeguate né sufficienti. Lo denuncia la consigliera regionale del Centro democratico Anna Maria Busia.
 
Sono necessari spazi differenti rispetto a quelli previsti per gli adulti, più contenuti e a misura di bambino. Nella fase di seconda accoglienza è indispensabile infatti occuparsi della tutela psicologica ed educativa, così come di quella legale e giuridica dei minori migranti per avviarli il più serenamente possibile verso un percorso di integrazione.
 
Lo scorso 29 marzo la Camera dei deputati ha approvato una legge che garantisce una maggiore protezione ai minori non accompagnati che arrivano in Italia. In Sardegna invece manca addirittura il Garante per i diritti dell'Infanzia l'adolescenza, che il Consiglio regionale non ha mai provveduto a nominare, anche se dal 2011 esiste la legge che lo istituisce. Si tratta di una figura essenziale per la tutela dei diritti di tutti i minori e ancora più necessaria con la presenza nella nostra regione di un numero consistente di bambini migranti senza i genitori al loro fianco.
 
“Chiediamo al Presidente del Consiglio regionale – esorta Busia – di attivarsi per porre fine al più presto a questo ritardo, in modo che il Garante per i diritti dell'Infanzia possa essere operativo in tempi stretti”.