Alla vigilia della conferenza di servizi, prevista domani a Cagliari, il M5S di Olbia accende i riflettori sul progetto di ampliamento della discarica di Spiritu Santu, nella frazione di Murta Maria.
Questa mattina, in una conferenza stampa, il consigliere comunale Roberto Ferinaio ha illustrato i particolari del piano previsto dal Cipnes, l'ente consortile che gestisce lo smaltimento dei rifiuti di Olbia e di buona parte dei Comuni galluresi. Il consorzio industriale provinciale del Nord Est Sardegna, con un investimento di 20 milioni di euro, vorrebbe raddoppiare i metri quadrati da destinare alla discarica di Spiritu Santu, per creare un impianto di produzione di biogas (una miscela di vari tipi di gas, composti principalmente da metano, prodotti dalla fermentazione batterica in assenza di ossigeno dei residui organici provenienti da vegetali o animali) da immettere nella rete cittadina.
Secondo Ferinaio, il disegno del Cipnes di biologico non ha nulla e, anzi, "nasconde un'operazione di marketing che consentirà al Cipnes di ottenere i soldi pubblici destinati alle fonti rinnovabili".
Per Ferinaio e il M5S questo progetto "porterà solo ad aumentare la massa di rifiuti, materia indispensabile per la produzione del biogas, mentre il resto del mondo si sta muovendo nel senso opposto, ovvero nell'incentivo alla riduzione dei rifiuti e al riciclo delle materie che non possono essere assorbite dalla terra".
La battaglia dei pentastellati incontra il consenso degli abitanti di Murta Maria, che da anni chiedono la chiusura della discarica. Questa mattina Corrado Varrucciu, presidente del comitato della frazione turistica alle porte di Olbia, ha esposto i dati rilevati dalla centralina posizionata a Murta Maria: "Per 33 volte – ha spiegato – livelli di idrogeno solforato prodotti dalla discarica di Spiritu Santu hanno superato i valori medi previsti dalla legge".