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"Il Consorzio industriale provinciale di Sassari chiarisce di essere a conoscenza dell'indagine in corso e di avere offerto da subito piena collaborazione al nucleo investigativo regionale del corpo forestale".

Così lo stesso Consorzio spiega la sua posizione in merito al sequestro d'urgenza di alcuni vasconi in cemento armato, pieni di oli di sentina, effettuato dagli uomini del Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale su richiesta della Dda di Cagliari, che ipotizza il reato di detenzione e traffico organizzato di rifiuti pericolosi.

"Si fa presente – sottolinea ancora il Consorzio – che l'accoglimento delle acque di sentina nel depuratore è previsto dall'autorizzazione integrata ambientale rilasciata il 13/7/2010 e in tal senso il Consorzio ha operato fino a settembre 2014, quando i conferimenti sono stati interrotti in attesa del perfezionamento autorizzativo del trattamento delle acque medesime. Dal novembre 2016, a seguito di apposito provvedimento, il Consorzio ha avviato lo svuotamento delle vasche, che proseguirà nelle prossime settimane non appena concordate le modalità operative con le autorità previo ottenimento del dissequestro".