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1 maggio di protesta in occupazione tra i banchi dell'aula consiliare di Villacidro per gli ex lavoratori Ati-Ifras che hanno operato sino al 31 dicembre 2016 nei cantieri del Parco Geominenario della Sardegna.

Nessuna festa per i 23 operai, da giorni in lotta serrata per chiedere il rispetto degli impegni assunti dalla Regione nel percorso di reimpiego negli enti locali e in Igea, tutto questo in fase transitoria in attesa del bando per la gestione delle attività del Geoparco. "Aspettiamo con trepidazione la riunione tra Giunta, sindacati e lavoratori in programma per domani a Cagliari per conoscere il nostro destino – spiega il rappresentante sindacale Ettore Colombo – Chiediamo soltanto di sapere quando potremo tornare al lavoro. Fino ad allora, siamo determinati a restare qui e farci sentire.

Licenziati a fine anno con la promessa di riprendere a lavorare entro l'1 marzo, dopo due mesi in regime di Naspi, i lavoratori sono senza impiego né stipendio dal 31 dicembre – denuncia Colombo – Non vogliamo né assistenza né elemosina. Dopo diverse lotte abbiamo ottenuto la tredicesima, ma ancora ci spettano sei mesi di quattordicesima, lo stipendio arretrato e il trattamento di fine rapporto".