Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker è "dieci volte più scettico" rispetto a prima "su una soluzione positiva dei negoziati sulla Brexit con il Regno Unito", e il suo entourage considera che la probabilità di un fallimento sia "superiore al 50%". Lo scrive la Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, ripresa da Financial Times e Guardian. Juncker lo avrebbe spiegato alla cancelliera tedesca Angela Merkel, chiamandola la mattina dopo l'incontro con la May, a Londra la scorsa settimana.
Theresa May smentisce seccamente la ricostruzione conflittuale fatta dal giornale tedesco Frankfurter Allgemeine della sua cena di lavoro della settimana scorsa con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e con il negoziatore Michel Barnier. In una nota diffusa da Downing Street la premier britannica liquida le indiscrezioni al riguardo come "pettegolezzi di Bruxelles". Al contrario, si ribadisce nel comunicato, il clima di quell'incontro è stato "costruttivo" e improntato a uno spirito di buona volontà. Diversa tuttavia la sensazione delle opposizioni britanniche, impegnate nella campagna elettorale in vista del voto politico anticipato dell'8 giugno. Per i laburisti di Jeremy Corbyn, la premier conservatrice sta trasmettendo quanto meno "messaggi ambigui" sul negoziato con l'Ue. Mentre per i liberaldemocratici europeisti di Tim Farron, May vuole portare di fatto il Regno verso "una disastrosa hard Brexit".
"Lascio Downing Street dieci volte più scettico di prima" ha detto Juncker secondo il domenicale della Faz. A Merkel, l'ex premier lussemburghese avrebbe spiegato che "May vive in un'altra galassia e si sta facendo illusioni". Un portavoce della Commissione ha rifiutato di commentare, limitandosi a ricordare le dichiarazione di Juncker ai giornalisti a margine del Consiglio europeo di sabato, e cioè che l'incontro di Londra è stato "molto costruttivo", si è svolto "in una atmosfera amichevole".
Al Ft, un portavoce di Downing Street ha detto dal canto suo che quanto riportato dalla Faz non gli risulta: "Come la premier e Juncker hanno detto con chiarezza, è stata una riunione costruttiva in vista dei negoziati formali a breve". Sempre secondo La Faz, May avrebbe lasciati allibiti Juncker e il capo negoziatore Ue Michel Barnier che lo accompagnava a Londra, affermando che legalmente il Regno Unito non deve nulla ai paesi dell'Ue in base ai Trattati (mentre si parla di una potenziale fattura di 60-65 miliardi di euro).
La premier avrebbe anche detto che la questione dei diritti dei cittadini potrebbe essere risolta all'inizio dei negoziati, nelle prossime settimane al Consiglio europeo di Giugno, suggerendo che i cittadini Ue in Gb potrebbero in futuro essere trattati in base agli stessi diritti dei lavoratori stranieri nel Regno Unito. Juncker avrebbe risposto definendo lo scenario "problematico" in quanto i cittadini comunitari godono di una serie di diritti in più. "Credo che tu stia sottostimando ciò, Theresa", le avrebbe detto il presidente della Commissione.







