Laboratori, percorsi espositivi, conferenze per rendere più comprensibile e interattivo il patrimonio culturale della Sardegna. I musei dialogano fra loro e con i territori per una narrazione comune, e con una grafica unitaria, delle collezioni artistiche e storiche che custodiscono. Parte dall'Isola "Musei di Storie", un progetto che dà piena attuazione alle direttive del Mibact, con la creazione dei nuovi poli museali.
"Questo progetto, primo in Italia – spiega la direttrice del Polo museale della Sardegna Giovanna Damiani – è il segno tangibile della creazione di un sistema museale che vede interpreti i poli principali". In primo piano otto realtà museali, protagoniste dal 7 maggio al 25 febbraio della valorizzazione culturale e scientifica attraverso una programmazione integrata annuale e, in prospettiva, pluriennale. Quattro le aree tematiche scelte: trama e ordito (7 maggio-25 giugno); cibo (2 luglio-24 settembre); ferro e fuoco (1 ottobre-26 novembre); oro e argento (3 dicembre-25 febbraio). Ogni museo dà il proprio contributo in base alla specificità dei suoi reperti.
Al momento sono coinvolti i Musei archeologici nazionali di Cagliari, Nuoro e quello archeologico nazionale e etnografico di Sassari; il Compendio garibaldino e museo nazionale "Memoriale Giuseppe Garibaldi" di Caprera; la Pinacoteca nazionale di Cagliari e di Sassari; il Museo archeologico nazionale Antiquarium turritano e l'area archeologica di Turris Libisonis di Porto Torres. Si parte il 7 maggio, prima domenica del mese e quindi a ingresso gratuito, da Cagliari. Presentata nell'occasione dal direttore del Museo Archeologico, Roberto Concas, la manifestazione "Piccoli costruttori di Nuraghi", il laboratorio didattico che coinvolge piccoli e adulti e che il 7 maggio dà il via a Musei di Storie. Alla prima iniziativa aderisce anche il Comune di Serri, che ha fornito le pietre, allestimenti e materiale didattico, per la costruzione del nuraghe più la ricostruzione di un bronzetto.