Dal 15 maggio le famiglie sarde che hanno necessità del calcolo Isee rischiano di non poter usufruire del servizio gratuito offerto dai Centri di assistenza fiscale (Caf). Lo annuncia il Caaf Cgil della Sardegna che individua "nell'atteggiamento irresponsabile dell'Inps" la causa della sospensione. La decisione della Consulta nazionale dei Caf arriva "dopo mesi di tentativi di mediazione".
Infatti, fa presente il sindacato, "da gennaio 2017, nonostante il mancato accordo con l'Inps, i centri hanno continuato a garantire il servizio gratuitamente, consapevoli dell'importante ruolo sociale svolto nell'assicurare a milioni di cittadini in tutta Italia – oltre la metà delle famiglie sarde – il diritto ad accedere alle diverse prestazioni sociali in base al reddito calcolato sull'Isee". Dall'inizio del 2017 il Caaf Cgil Sardegna ha già accolto nei suoi cento sportelli dodicimila richieste di Isee.
Un'attività che diventa "insostenibile alle condizioni imposte dall'Inps che ha deciso di disinvestire sul servizio, falcidiando risorse indispensabili al suo funzionamento e tentando di imporre una convezione che renderebbe insostenibile l'attività". Dunque, sostiene il responsabile Caaf Cgil Massimo Puxeddu, "quella di sospendere le pratiche Isee dal 15 maggio è per noi una scelta obbligata, dovuta all'indisponibilità di arrivare a un accordo da parte dell'Istituto di previdenza". Da qui l'appello del Caaf Cgil: "Chiediamo con forza anche ai vertici Inps regionali di fare pressioni sul livello nazionale perché si arrivi alla firma di una convenzione ragionevole, solo in questo modo ci sarà consentito di continuare a svolgere, attraverso il nostro lavoro, quel ruolo sociale di assistenza e presidio del territorio nel quale lo Stato è sempre più assente".