I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Nuoro hanno stato notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari a 10 persone indagate a vario titolo per la famosa rapina dei fucili mitragliatori alla Brigata Sassari avvenuta il 21 settembre 2004 a Capo Bellavista. Si tratta di C.B., 48enne e A.B, 52enne, di Arzana, A.A., 48enne di Lanusei, L.P., 45enne, di Arzana, S.M., 54enne, di Tortolì, G.F, 39enne, di Arzana, P.M., 52enne, di Tertenia, A.M., 59enne di Tertenia, F.D., 43enne, di Escalaplano, D.B., 29enne di Arzana, tutti pregiudicati.
Le accuse mosse dal pm Danilo Tronci dalla Dda di Cagliari, vanno dalla rapina di 13 fucili mitragliatori alla detenzione di esplosivo (10 kg), detenzione illegale d’armi (pistole, kalashnikov, mitragliatori dell’Esercito) ad una serie di omicidi legati alla clamorosa rapina ai militari della Brigata Sassari (furono uccisi Marco Marino Ferrai, dei suoi genitori Nino Ferrai e Mariangela Bangoni, di Angelo Tangianu), dei tentati omicidi di Luigi Lobina e della moglie Francesca Longobucco), traffco di droga ed estorsioni.
L’inchiesta in una prima fase è stata incentrata sulla clamorosa rapina alla base militare di Capo Bellavista e sulla contemporanea scomparsa di Marco Mariano Ferrai (ucciso dai complici), ma ha via via riguardato altri fatti collegati e, successivamente, ha fatto luce su altre vicende, anche cronologicamente antecedenti, di cui alcuni indagati erano stati protagonisti.