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"E’ trascorso un mese circa da quando il Consiglio Regionale ha deciso di ascoltare le ragioni dei dipendenti AIAS e le problematiche relative all’andamento di questa Azienda. Il Consiglio Regionale, a maggioranza, aveva dato degli indirizzi precisi all’Assessorato alla Sanità e alle ASL" – Lo comunica il portavoce del Sindacato USB.
 
 
"I lavoratori si erano convinti che questi indirizzi sarebbero stati recepiti in tempi ragionevolmente brevi. Ci tocca costatare, invece, che ad oggi, o l’assessorato e le ASL hanno ignorato questi indirizzi oppure l’Azienda ha deciso di fare orecchie da mercante ignorando questi tentativi di rasserenamento – prosegue – una situazione che reputiamo insostenibile!"
 
 
"Riteniamo provocatorie certe affermazioni apparse sul sito AIAS riguardo il picchetto che i lavoratori hanno fatto per il Primo Maggio. 'Picchiatori fra i manifestanti' – e conclude – dovere dell’Azienda è quello di ottemperare ai propri doveri: primo fra tutti di pagare regolarmente gli stipendi, e collaborare per creare un clima sereno all’interno delle proprie strutture cominciando a ritirare i provvedimenti disciplinari ai lavoratori e ai dirigenti sindacali e intavolando corrette relazioni sindacali".