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"Escludo che nel nostro stabilimento ci fossero rifiuti pericolosi". Così l'amministratore delegato della società Eco X che preferisce rimanere anonimo. "In quel cassone – l'uomo indica un cumulo di materiali all'interno del cancello non coinvolto dalle fiamme – come si può vedere ci sono cassette della frutta, sedie e niente di pericoloso. Noi ritiriamo i rifiuti dai centri commerciali ed è assolutamente falso che ci sia amianto sul tetto visto che è di cemento". Secondo l'amministratore la ditta raccoglieva "plastica e cartone, legno, ferro e cemento. Niente quindi – sottolinea – di pericoloso. Noi lavoravamo materiali, li dividevamo e poi smistavamo, a seconda del genere, in altri stabilimenti. Ad esempio il ferro lo portavamo ad una ditta che ha la sede qui vicino". Sulla quantità di rifiuti che si trovavano all'interno, l'uomo dice di non essere in grado di quantificarla. "Qui lavoravano tra le 25 e le 30 persone – ha concluso – e i danni sono ingentissimi".
 
I controlli sull'azienda Eco X dopo l'esposto del comitato di quartiere Cinque Poderi non sono mai stati fatti. E' quanto si apprende da fonti qualificate sul luogo dell'incendio che ha distrutto il deposito di rifiuti. Il Comando della Polizia municipale, infatti, non ha mai disposto il sopralluogo insieme al Noe e alla Asl. I cittadini denunciarono nel novembre 2016 la presenza di notevoli quantità di rifiuti nell'azienda, il timore della mancanza di idonee misure di sicurezza e il conseguente rischio di incendi.
 
"Dall'analisi dei dati non emergono superamenti dei limiti imposti per la qualità dell'aria dalla normativa vigente". E' quanto rende noto Arpa Lazio in merito ai monitoraggi della qualità dell'aria dopo l'incendio di ieri in uno stabilimento sulla via Pontina. Arpa specifica che "sono state analizzate con particolare attenzione le concentrazioni misurate presso la stazioni di Ciampino, Cinecittà e Fermi, più prossime al sito interessato dall'incendio anche in considerazione della direzione dei venti".
 
 "Al momento dalle centraline Arpa non si rilevano dati di sostanze inquinanti rilevanti né superamenti dei limiti imposti per la qualità dell'aria dalla normativa vigente – rende noto il Campidoglio in una nota -. Tuttavia sono arrivate segnalazioni di odori fastidiosi in alcune zone di Roma sud. L'Arpa non ha diramato nessun invito a chiudere le finestre ma questa misura può essere utile come rimedio contro gli odori".
 
E si sposta verso Pomezia e Roma la nube provocata dall'incendio nello stabilimento Ecox sulla Pontina Vecchia. Il vento che ieri soffiava verso i Castelli Romani – spiegano vigili urbani al lavoro su luogo dell'incendio – ora ha cambiato direzione e punta sulla direttrice Pomezia-Roma. Secondo alcuni residenti a Pomezia, che hanno parenti a Roma, l'odore acre sarebbe stato avvertito nel quartiere di Roma Sud di Decima. La nuvola oggi ha cambiato forma e colore: ieri nera, oggi grigia e soprattutto molto più bassa.
 
E' durato soltanto un'ora il temporale che si è abbattuto nella zona.La nuvola, sempre più chiara, spinta dal vento, si dirige sempre verso Pomezia e Roma ma la sua altezza è notevolmente diminuita.
 
Intanto la sindaca di Roma Virginia Raggi e il Campidoglio, a quanto si apprende, sono in contatto con Arpa, Protezione Civile, Polizia Locale e Polizia Città Metropolitana per monitorare la situazione della nube. 
 
Un'altissima colonna di fumo nero e denso in pochi minuti ieri mattina ha trasformato il paesaggio della frazione Cinque Poderi di Pomezia, comune a sud di Roma. La nuvola minacciosa ha reso buia la zona, mentre nelle campagne intorno splendeva il sole. Un odore acre e forte bruciava narici ed occhi. A scatenarla è stato un incendio divampato intorno alle 8 nello stabilimento di stoccaggio e smaltimento di rifiuti industriali Eco X al km.33 della via Pontina Vecchia, accompagnato da un grande boato e da una serie di esplosioni. Con il passare delle ore ben 21 comuni sono stati coinvolti dalla nuvola nera: nel pomeriggio la sindaca Raggi, in qualità di primo cittadino della Città metropolitana di Roma, ha invitato, su indicazione della Asl a tenere le finestre chiuse di abitazioni, uffici ed ospedali. Per lo più si tratta di comuni dei Castelli romani, la coltre nera infatti non ha coinvolto la Capitale, né tantomeno la via Pontina, arteria che collega Roma al litorale del Circeo. Provvedimenti che invece ha adottato nell'immediatezza dell'incendio il sindaco di Pomezia Fabio Fucci (M5s) invitando gli abitanti a lavare accuratamente frutta e verdura ed anche chiudendo le scuole ed evacuando le abitazioni nel raggio di 100 metri dall'incendio. Il bar che si trova a poca distanza dallo stabilimento andato a fuoco ha apposto sulla serranda un piccolo cartello con su scritto: "bar chiuso causa nube tossica". Non ci sono stati intossicati, ma il rischio adesso è il problema ambientale, soprattutto, perché intorno a Pomezia sono tantissimi i campi coltivati.
 
Asl, sospetto amianto, accertamenti – "Ritenendo possibile la presenza di coperture in cemento amianto sui capannoni dell'impianto, è stato richiesto ad Arpa Lazio di poter estendere le attività di campionamento ambientale al fine di determinare l'eventuale presenza di fibre aerodisperse". Lo ha detto il direttore generale della Asl Roma 6 Narciso Mostarda, sull'incendio di Pomezia. "Contestualmente è stato contattato il Centro Regionale Amianto della Asl di Viterbo – ha aggiunto – per concordare l'analisi dei campioni ed eventuali ulteriori accertamenti da effettuare". 
 
Virginia Raggi, come sindaco della Città metropolitana, dopo le indicazioni della Asl Roma 6 sulla nube scaturita dall'incendio vicino Pomezia, ha invitato i cittadini di 21 Comuni, "Nettuno, Anzio, Pomezia, Ardea, Velletri, Lavinio, Lanuvio, Genzano, Albano laziale, Ariccia, Nemi, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino, Frascati, Grottaferrata, Rocca di Papa, Rocca Priora, Montecompatri, Monte Porzio Catone e Colonna a tenere chiuse le finestre di abitazioni, scuole, uffici, strutture sanitarie e socio-assistenziali"
 
Abitante, sentito un boato poi esplosioni  – "Ho sentito un boato incredibile, un'esplosione pazzesca, e poi tante altre in successione", ha raccontato Sabino D'Agnelli, che abita a poche centinaia di metri dalla Eco X, la fabbrica che è andata a fuoco. "Stavo facendo colazione – racconta – quando ho sentito il boato, pochi minuti dopo mi ha chiamato mia figlia dicendo che stava andando a fuoco la ditta".
 
Rogo colposo, indaga procura Velletri  – La procura di Velletri ha aperto un'inchiesta sul rogo divampato in un deposito di plastica a Pomezia e procede per incendio colposo. Il procuratore Francesco Prete ha affidato gli accertamenti al sostituto Luigi Paoletti ed il primo atto è stato quello di affidare all'Arpa l'incarico di monitorare l'aria, il suolo, il sottosuolo oltre alle falde acquifere. Gli esiti di questi primi interventi sono previsti nel giro di un paio di giorni e lo stesso tempo sarà necessario per domare i focolai dell'incendio.
 
I vigili del fuoco intervenuti per l'incendio, che ha interessato "una ditta stoccaggio rifiuti", in un tweet, hanno invitato "la popolazione a non aprire le finestre delle abitazioni".
 
La Eco X di Pomezia, dove si è sviluppato l'incendio, è una azienda che tratta materiali di recupero, in particolare carta e plastica. Si trova lungo la via Pontina, in un'area fortemente caratterizzata da insediamenti industriali. A quanto riferisce il sindaco della città Fabio Fucci, che è in costante contatto con i vigili del fuoco e con la polizia locale, l'incendio si sarebbe dapprima sviluppato dal materiale che era accatastato nel piazzale dell'azienda; le fiamme poi si sarebbero propagate anche ai materiali conservati all'interno dei capannoni. 
 
"Voglio ringraziare i vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto. Si tratta di un incidente molto grave. Gli uffici dell'Arpa, con le centraline, si sono immediatamente attivati e sono sul posto per monitorare la qualità dell'aria, anche studiando il flusso dei venti nelle prossime ore". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "Oltre dunque all'immediato intervento per spegnere le fiamme – ha aggiunto – è attivo il monitoraggio, e daremo subito i dati".