Umbria, Puglia e Toscana sui gradini più alti del podio. Solo un terzo posto per la Sardegna. La ventiquattresima edizione del Premio nazionale per l'olio extravergine d'oliva Montiferru non ha premiato l'Isola secondo le aspettative.
L'unico ad ottenere un riconoscimento è l'olio Ispiritu Sardu, dell'Azienda agricola Masoni Becciu di Valentina Deidda di Villacidro nella sezione Monocultivar, nella quale il primo posto è occupato dal Moraiolo dell'azienda Decima, di Bettola, in provincia di Perugia, e il secondo dall'Olisir 1000+ dell'azienda Le Tre Colonne, di Giovinazzo (Bari). Nella categoria Dop Igp domina la Puglia, prima con il Don Gioacchino di Canosa di Puglia e terza col Tentuta Torre di Mossa di Bitritto. Secondo posto per l'Erta di Quintole, di Pruneta (Firenze). Nella sezione Biologico primo posto alla Toscana col Leccio del Corno, di San Casciano, davanti al Lazio col Superbo di Alatri e al Ex Terra di Canosa di Puglia.
Per la Sezione Pluricultivar ancora prima la Toscana, col Galardi Plenum, di Fiesole, davanti all'olio umbro Emozione e al pugliese Lo Voglio. Tutti nella penisola anche i premi speciali Fratoianni, quelli della sezione Hermanu e quello per la miglior confezione (il pugliese Emozione). E tutta spagnola la sezione internazionale.
Al Premio hanno partecipato 88 oli prodotti da 62 aziende, 39 provenienti dalla Penisola, 16 sarde e sette dall'estero. Il Premio Montiferru è una delle principali rassegne italiane del settore. E'organizzato da un comitato di cui quest'anno fanno parte la Camera di Commercio di Oristano, il Comune di Seneghe, che ha ospitato la cerimonia di premiazione, le Agenzie regionali Laore e Agris e l'Associazione Nazionale Città dell'Olio.