Giù il numero delle aziende che si occupano di autotrasporto. In Sardegna si è passati in sette anni da 3.073 a 2.329 imprese attive, con circa 6500 addetti: una diminuzione del 24,2% e una perdita in valore assoluto di 744 unità. L'isola registra nel 2016 il quinto posto in graduatoria, tra 20 regioni, per riduzione percentuale del numero di operatori su strada. Sono i dati emersi nel corso dell'assemblea elettiva della CNA FITA, che si è svolta a Oristano.
Confermato nel corso dei lavori il presidente uscente Francesco Pinna. Gap insularità e carenza di infrastrutture sono tra i maggiori problemi della categoria: essere circondati dal mare- queste le cifre emerse ieri- comporta per i sardi costi aggiuntivi per 1 miliardo e 100 milioni di euro, di cui 650 milioni determinati dai maggiori oneri per il trasporto delle merci. Piccoli segnali positivi sono dati dai volumi merci trasportati, che nel 2016 segnano una ripresa di poco più del +7%, equivalente a oltre 18 milioni di tonnellate veicolate. Ma che colmano solo in minima parte il vertiginoso crollo di oltre il 30% registrato tra il 2010 e il 2014, indotto dalla contrazione della domanda aggregata e quindi della produzione industriale.
"Le preoccupazioni per questa sofferenza si amplificano se si guarda alle dinamiche troppo lente con le quali si muove la nostra economia regionale, in piena stagnazione nell'ultimo biennio: nel 2016 segniamo la crescita economica più bassa di tutte le altre regioni italiane – ha detto il presidente regionale Pinna – Occorre che il Governo regionale recuperi in fretta il ritardo accumulato sbloccando la spesa pubblica, velocizzando la spendita dei fondi strutturali europei e soprattutto stringendo i tempi di attuazione di quanto previsto negli Accordi di programma relativi a Ferrovie, Anas e Patto per la Sardegna: opere infrastrutturali e metano in primis". Dal focus Motorizzazione e revisioni mezzi pesanti e autobus si è rilevato che in Sardegna sono circa 23.000 le revisioni operate presso gli Uffici della Motorizzazione Civile e circa 400.000 le revisioni evase attraverso le officine autorizzate.