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Anche in Sardegna studenti e docenti delle scuole superiori contro le prove Invalsi. Non ci sarà sciopero, revocato dai Cobas per la ravvicinata presenza di un'altra giornata di astensione dal lavoro indetta dalla sigla per il 12 maggio dalla Federazione sindacati indipendenti, ma boicottaggio sì.

Lo conferma la direzione nazionale dei Cobas. E lo ribadisce quella regionale. "Ci hanno impedito di scioperare – spiega il segretario regionale Nicola Giua – ma contiamo, come in passato, sul no degli studenti e degli insegnanti. Molti docenti hanno già inviato una lettera ai dirigenti per manifestare la loro indisponibilità alle Invalsi".

I sindacati parlano di buoni risultati dello sciopero del 3 maggio nella scuola dell'Infanzia, Primaria e Media di primo grado contro i quiz. Il problema – spiegano i Cobas – non riguarda solo il presente, ma anche il futuro. "I decreti attuativi della legge 107 – spiega la direzione nazionale – hanno aggravato ulteriormente la distruttiva centralità già attribuita all'Invalsi come strumento-chiave per la valutazione delle scuole, degli studenti, dei docenti e della qualità dell'insegnamento".

La svolta dal prossimo anno scolastico. "Nella scuola Media di Primo grado – spiegano i Cobas – le rilevazioni dal prossimo anno rappresenteranno requisito indispensabile di ammissione all'esame conclusivo, mentre nella scuola Superiore, dall'anno successivo, gli studenti verranno sottoposti a quiz i cui esiti saranno riportati all'esame di Maturità: per essere ammessi bisognerà aver svolto i quiz Invalsi".