Dal 17 aprile più di 1500 prigionieri politici palestinesi sono in sciopero della fame nelle carceri israeliane: chiedono il rispetto dei diritti umani, il miglioramento delle condizioni di detenzione, il diritto di poter ricevere visite e telefonate dalle famiglie e dagli avvocati, la fine della detenzione amministrativa e denunciano il disumano sistema di occupazione coloniale e militare israeliano.
In un rapporto del 2014 Addameer nota: “Ogni palestinese arrestato è stato sottoposto a qualche forma di tortura fisica o psicologica, a trattamento crudele comprese violente percosse, isolamento, aggressioni verbali e minacce di violenza sessuale.”
Violando la Quarta Convenzione di Ginevra e lo Statuto di Roma, Israele ha trasferito i detenuti palestinesi fuori dai territori occupati che si trovano quindi nelle prigioni all’interno di Israele.
Ricordiamo che i prigionieri palestinesi sono attualmente 6500 di cui 300 minori e 500 in detenzione amministrativa (cioè senza accuse né processo).
Per queste ragioni l’Associazione Amicizia Sardegna Palestina ha organizzato un flash mob sabato 13 Maggio in Piazza Yenne dalle ore 18