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Sono rimasti solo loro, gli Hibakusha. I sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, e oggi sono sbarcati a Cagliari – unica tappa italiana – con la Ong giapponese Peace Boat che dal 2008 li trasporta in giro per il mondo per trasmettere la propria testimonianza e chiedere la messa al bando e la distruzione degli arsenali nucleari.

Nel 1945 Mr Mise Seiichiro (Nagasaki) aveva 10 anni, Ms Tanaka Toshiko (Hiroshima) ne aveva 6, Ms Trucida Kazumi 4: oggi ad accoglierli in porto c'era una delegazione di Arci, Emergency, Rete italiana disarmo, Tavola sarda della Pace, Confederazione sindacale sarda, il parlamentare di Mdp Michele Piras, il consigliere regionale di Sinistra per la democrazia e il progresso Luca Pizzuto. Nessuna dichiarazione sulla banchina, come da protocollo, gli Hibakusha sono stati accompagnati davanti alla Basilica di Bonaria per una cerimonia di accoglienza con prodotti della tradizione sarda, in uno spazio allestito dai pacifisti con striscioni anti militaristi.

Noi siamo tre della prima generazione di sopravvissuti e due della seconda, in giro per il mondo per un appello alla pace", ha detto uno degli Hibakusha. I pacifisti hanno offerto e chiesto la solidarietà dei sopravvissuti per la situazione di "occupazione militare" della Sardegna: "La vostra presenza ci riempie di gioia, nel mondo siamo in tanti a lottare contro le guerre e il pericolo nucleare. Vi trovate in Sardegna nel cuore occidentale del Mediterraneo, sappiate che lo Stato Italiano ha assegnato a quest'Isola un ruolo di guerra perché il 70% delle servitù militari sono in Sardegna – hanno spiegato i pacifisti -. Vaste aree sono interdette, ci sono esercitazioni militari, proprio in questo porto invaso da navi anche in doppia fila e a poche decine di chilometri c'è una fabbrica di armi che produce bombe inviate in Arabia Saudita e usate per bombardare le popolazioni dello Yemen".

Per Pizzuto quella di oggi "è una giornata storica". Dopo la cerimonia davanti alla Basilica gli Hibakusha hanno incontrato gli studenti dell'istituto Nautico Buccari, e nel pomeriggio conferenza al Teatro Massimo aperta al pubblico.