Il direttore generale dell'azienda unica Ats, Fulvio Moirano, partecipa ad una riunione del Pd ed è subito polemica. All'interno dell'opposizione e della stessa maggioranza. Oggetto del confronto in Consiglio regionale, nel quale sono intervenuti anche l'assessore alla Sanità Luigi Arru e il governatore Francesco Pigliaru, la riorganizzazione della rete ospedaliera. Per il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis e il consigliere Edoardo Tocco "è inaccettabile che Moirano si sottragga ad un confronto con la commissione Sanità, e nel frattempo partecipi a un summit con il Pd che esautora, di fatto, il ruolo del parlamentino.
Per questo chiediamo un confronto con il direttore generale all'insegna delle scelte condivise". La replica del capogruppo del Pd, Pietro Cocco: "Il partito ha tutto il diritto di riunirsi e confrontarsi con i vertici dell'Ats senza dover rendere conto a nessuno, tanto meno a Pittalis. Dire che la commissione Sanità si esautora non ha fondamento, è chiaro che Forza Italia non ha argomenti seri per affrontare un tema importante come quello della Salute e della riorganizzazione della Rete ospedaliera". Ma è critico anche l'esponente della maggioranza Pierfranco Zanchetta (capogruppo Upc): "La presenza in Consiglio del dg a una riunione riservata con Arru e il gruppo consiliare del Pd è uno sgarbo istituzionale nei confronti dell'Assemblea e della commissione competente in materia, dove il tema della riforma della rete ospedaliera deve essere affrontato, a meno che il Pd, Arru e Moirano non ritengano di avere i numeri sufficienti per approvarsela da soli".
Quanto ai contenuti emersi dalla riunione, Moirano ha spiegato che "l'approvazione della rete ospedaliera servirebbe a fare chiarezza e a riorganizzare bene i servizi senza penalizzare nessuno. Del resto, la riforma varata dalla Giunta è fin troppo dolce". E poi: "Mi è stato posto l'obiettivo di far risparmiare al sistema sanitario 90 milioni di euro, 50 con la riorganizzazione della rete ospedaliera, 40 con tagli della spesa farmaceutica e di altre voci". Quindi, secondo il dg, senza la riorganizzazione dei posti letto il risparmio sarebbe dimezzato.