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La proposta di legge sul turismo che fa sintesi di 14 testi presentati in Consiglio regionale, oggetto di critiche da parte delle associazioni di categoria, sarà emendata con "proposte migliorative" prima dell'approvazione definitiva in commissione Attività produttive, come ha annunciato il presidente dell'organismo Luigi Lotto (Pd). Prima però ci sarà un nuovo confronto con l'assessore competente Barbara Argiolas, che dovrebbe portare anche alcuni dati sui flussi. Da più parti, comprese alcuni consiglieri di maggioranza, erano state sollevate perplessità su diversi articoli che andrebbero a normare troppo le varie tipologie di turismo, piuttosto che delineare gli indirizzi che realizzano i presupposti per attrarre nuovi visitatori soprattutto nei mesi di spalla.

Ecco allora che già dalla sottocommissione è nata l'esigenza di semplificare e asciugare ancora di più il testo, andando incontro alle richieste del settore, a partite dalla governance e dalla promozione, che potrebbero andare in capo a una direzione dell'assessorato piuttosto che a una nuova agenzia, sulla scia della soppressa Sardegna Promozione. "Bisogna che ci diamo degli obiettivi e vincolare a questi il processo legislativo che deve essere quindi conseguente – spiega all'ANSA Cesare Moriconi del Pd – abbiamo la necessità di costruire una piattaforma che vada oltre le aspettative e ai desideri, perchè dopo 30 anni una legge quadro è urgente ma qualcosa è da rivedere, anche se abbiamo fatto passi in avanti". Secondo l'esponente dem, è necessario innanzitutto definire le linee strategiche del turismo nell'Isola, piuttosto che pensare ad articolare le varie tipologie.

"Anche senza un articolo di legge dedicato, ogni giorno a Cagliari sbarcano migliaia di turisti – argomenta Morriconi – questo significa che dobbiamo garantire le condizioni perchè questa ed altre tipologie, come quella congressuale o sportiva, possano svilupparsi, favorire il mercato e rendere appetibile la Sardegna riuscendo a comunicare bene che nella nostra Isola ci sono tante cose, anche oltre il mare, e quindi far rivivere le zone interne, legare". Nel frattempo, nella sua audizione l'assessore Argiolas ha esplicitato le priorità: la definizione di un modello di governance regionale del turismo che abbia alla base una destination management organization (Dmo) regionale capace di mettere a sistema pubblico e privato e le progettualità territoriali; la riprogrammazione degli interventi e delle risorse destinate alle manifestazioni di grande interesse turistico; interventi nel comparto dell'artigianato, particolare artistico; il rilancio dei centri commerciali naturali; un complessivo miglioramento della tempestività dei dati sull'andamento turistico.