“Ho parcheggiato la macchina zona mercato San Benedetto, mentre mi dirigevo verso il parchimetro mi ritrovo 4 ragazzi di colore intorno a me che insistevano per farmi comprare qualcosa”. La denuncia è di Sara Gerini, la ragazza che ha lanciato l’hashtag #facciamocisentire, una donna tenace, coraggiosa, con la passione per lo sport, l’amore della sua vita, che l’ha portata ai vertici della nazionale di pallavolo per atlete non udenti. Originaria di Carbonia si trasferisce a Cagliari per studiare all’università, e qui vive. Ieri pomeriggio l’episodio ai parcheggi del mercato di San Benedetto che l’ha colpita e ferita come donna, non razzista. E lo racconta senza approfittare della sua condizione.
“Dopo il mio ennesimo rifiuto – spiega sulla sua pagina Facebook – uno di loro si appoggia alla macchinetta, impedendomi di inserire le monete, con modi di provocazione, con la lingua che si bagnava le labbra e faceva occhiolini e gesti vari. In quel momento mi sono sentita offesa come donna, una sorta di violenza psicologica mentre gli altri compagni ridevano. Mi tenevo impassibile, ma li avrei presi a calci per stenderli!”.
E’una denuncia che va raccolta, segnalata, una violenza psicologica inaccettabile che purtroppo a Cagliari accade alle donne sole sempre più di frequente, nei parcheggi, nei mercati, negli ospedali e che passa sotto silenzio in nome della tolleranza ma soprattutto per la paura di essere etichettati come razzisti. Anche ieri in via Santa Margherita una donna che aveva appena parcheggiato e scaricava il passeggino dall’auto, è stata importunata da alcuni uomini che le si sono attaccati all’auto per chiederle monete. E’scappata. E’ vero, tra migliaia, l’imbecille c’è sempre, bianco, nero, rosso o giallo. L’imbecille ha un solo colore, quello della stupidità.
“Mi sono trattenuta – prosegue il post -, ho chiesto cortesemente di spostarsi ……ancora questo atteggiamento da sfigato e presuntuoso offensivo e provocatorio. Vi giuro – scrive – , avessi avuto un bastone li avrei massacrati di botte non perchè erano neri ma perchè erano semplicemente dei maschi incivili. Imparate il rispetto per le donne e per il paese che vi ospita! Siamo noi i razzisti?”, si domanda Sara.
"Ah dimenticavo: Non potevo chiamare i carabinieri in quanto sorda. Non potevo fare niente perchè li avevo intorno – conclude -, non pensi a chiedere aiuto ma a come difenderti …anche con la finta calma e l'educazione".