Patrizia Zuncheddu, di 'Sardigna Libera', comunica tramite un post sul noto Social Network la sua testimonianza di come le tanto discusse, negli ultimi giorni, esercitazioni militari dell'operazione 'Mare Aperto', che dovevano terminare il 14 maggio, in realtà non siano finite affatto.
"Avevano assicurato che le esercitazioni militari 'operazione Mare aperto' sarebbero state concluse il 14 maggio, invece continuano senza sosta. Ieri, mentre lavoravo al Pc, ho sentito un boato da esplosione fortissimo, sembrava che fosse esploso qualcosa sotto la mia casa. Un boato tanto forte da far tremare la sedia su cui ero seduta.
Rumori simili in questi giorni si sono avvertiti spesso e gli abitanti sono tutti in allarme, tra lo sbigottito e la paura di chi non capisce che cosa stia avvenendo. In tanti mi confermano che a Terramala sia stata rilevata la presenza di navi da guerra. Questa mattina vado al Nuraghe Diana per predisporre i lavori per la manifestazione di Monumenti Aperti, incontro una signora che abita in prossimità del nuraghe, mi manifesta la sua preoccupazione per ciò che sta avvenendo in mare e mi conferma di aver aver sentito anche lei i forti suoni, tanto violenti da averle spalancato le porte di casa.
Ora mi chiedo come sia possibile consentire che queste esercitazioni vengano praticate in Sardegna e se anche questo non bastasse, come possibile autorizzare che tali "esercitazioni" vengano praticate, così sfacciatamente, vicino alle abitazioni, in uno specchio di mare non destinato a uso militare. La prepotenza dei "signori" della guerra, in casa nostra, non è più tollerabile. Avverto il più totale disinteresse della classe politica sarda, sempre più serva, sottomessa e complice di chi della guerra e delle esercitazioni ne fa un business. Quando saremo, noi sardi, liberi e padroni in casa nostra?".







