Rabbia e momenti di tensione ad Olbia, dove questa mattina è riesplosa la protesta degli abitanti di Isticadeddu, popoloso quartiere a ovest della città spaccato in due dal cantiere senza fine per il rifacimento del ponte. I lavori, iniziati e conclusi dopo l'alluvione del novembre 2013, si sono rivelati sbagliati.
Il ponte è stato buttato giù e nel maggio 2015 il Comune di Olbia ha deliberato un altro inizio dei lavori per un nuovo progetto e un nuovo ponte. La ditta Angius di Porto Torres si era aggiudicata l'appalto ed i lavori si sarebbero dovuti concludere un anno fa, a giugno. Ma tre mesi fa il cantiere si è bloccato, lasciando l'opera a metà e il quartiere diviso. Gli abitanti ora vogliono sapere il perché e chiedono lo sblocco della situazione.
"Tre anni per fare un ponte di 10 metri, è una vergogna", si sfoga il delegato della Cisl, Salvatore Atzena. Il blocco del cantiere ha già causato la chiusura di alcune attività commerciali e grandi disagi per tutti gli abitanti. Stamattina i residenti si sono riuniti di fronte al cantiere chiuso dopo aver sfilato nelle vie della città con striscioni e cartelli per lanciare l'ennesimo appello all'amministrazione comunale.