doddore-avvocata-puddu-and-quot-si-temono-conseguenze-estreme-se-non-verr-and-agrave-ricoverato-presto-and-quot
"Doddore Meloni, detenuto politico belligerante dal 28 aprile 2017 presso il carcere di Massama, ieri, dopo la trasferta di una settimana a Brescia per ragioni processuali, ha fatto rientro in Sardegna.
 
 
Meloni si trova al 23° giorno di sciopero della fame e della sete, ed è stato presente il 15 maggio all’udienza a Brescia portato in barella, su disposizione del personale medico, perché le sue condizioni fisiche apparivano critiche ed in via di continuo peggioramento.
 
 
Ieri pomeriggio invece, durante la visita fatta al ritorno a Massama, il medico del carcere – del quale non è dato sapere il nome essendosi rifiutato di comunicarlo a Meloni che gliene faceva espressa richiesta –  non ha voluto autorizzare nemmeno l’utilizzo della sedia a rotelle per gli spostamenti all’interno della struttura.
 
 
Verso le 18,30 a seguito della fatica del viaggio e delle tante ore di attesa in aeroporto per il volo di ritorno, in cella Meloni è stato colpito da una crisi respiratoria, durante la quale il medico di cui sopra richiedeva al Meloni di spostarsi autonomamente dalla cella all’infermeria, e dove senza aver neppure effettuato il controllo del valore glicemico, non avendo con sé il minimo occorrente per detta prova, ha applicato una flebo con glucosio per l’idratazione urgente, idonea a scongiurare il blocco renale.
 
 
Meloni, debole e smagrito di altri chili, non più in grado di curare autonomamente la propria igiene personale, dopo una settimana senza lavarsi, grazie all’aiuto dei due detenuti con i quali divide la cella, ha potuto fare una doccia restando seduto e poi cambiarsi gli indumenti.
 Meloni peraltro, trascorre molte ore in cella da solo ed è impossibilitato a chiamare soccorso in caso di emergenza.
 
 
Questa mattina, proprio al momento della chiamata col difensore, è stato convocato dal medico, e Meloni per la debolezza ed i continui capogiri che non gli consentono di camminare, ha dovuto recarsi in infermeria muovendosi carponi, trascinandosi sulle ginocchia di fronte agli altri detenuti che gridavano protestando, chiamando assistenza e che lo portavano a braccia in infermeria, dove, intanto che diminuiva il tempo destinato al colloquio difensivo, ha dovuto attendere oltre un’ora che il medico desse autorizzazione all’uso della sedia a rotelle, con la quale recarsi dal terzo piano alla stanza a piano terra.
 
 
Per questo sollecitiamo l’immediato intervento da parte della Direzione dell’amministrazione carceraria della Casa circondariale di Massama, perché tramite il personale medico dipendente dalla ASL disponga il ricovero urgente di Meloni Salvatore presso la più vicina struttura ospedaliera, ossia l’Ospedale S. Martino ad Oristano, e si richiede che l’Assessore regionale alla Sanità, Dr.Luigi Benedetto Arru, dia adeguata e tempestiva soluzione a quanto sta accadendo nei confronti del detenuto Meloni Salvatore.
In caso contrario, nella nefasta ipotesi di estreme conseguenze per la persona di Meloni, le dovute risposte dovranno essere date esclusivamente al popolo sardo".