Gli Svizzeri votano oggi per esprimersi sulla politica energetica del Paese e decidere se approvare l'abbandono graduale del nucleare e la promozione delle energie rinnovabili. Proposta dal governo, approvata dal parlamento, ma contestata da un referendum promosso con successo dalla destra conservatrice, la "Strategia energetica 2050" sottoposta oggi al verdetto delle urne prevede un primo pacchetto di misure per ridurre il consumo di energia, aumentare l'efficienza energetica e promuovere le energie rinnovabili. Vieta inoltre la costruzione di nuove centrali nucleari.
Stando agli ultimi sondaggi, il 56% degli intervistati è favorevole alla nuova legge sull'energia. I contrari sono al 37% e gli indecisi al 7%. Tuttavia, rispetto a un precedente sondaggio, i sostenitori sono in calo e i contrari in aumento e l'esito del voto non è del tutto scontato.
Il 27 novembre 2016, gli Svizzeri avevano bocciato con il 54,2 % di voti contrari un'iniziativa popolare dei Verdi che chiedeva la chiusura delle cinque centrali nucleari del paese entro il 2029. Il testo all'esame oggi non fissa invece scadenze per l'abbandono dell'atomo: prevede la graduale chiusura degli impianti esistenti, che verrebbero disattivati al termine del loro ciclo di vita, ed il divieto di realizzare nuove centrali. Molti Svizzeri hanno già votato per corrispondenza ed i locali di voto chiuderanno a mezzogiorno. I primi risultati sono attesi nel pomeriggio.