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Lo sport dilettantistico sardo rischia di restare fermo ai box per tutta l'estate a causa della mancata assegnazione dei contributi regionali per l'acquisto dei defibrillatori, dispositivi salvavita che dall'1 luglio 2017 dovranno obbligatoriamente far parte delle dotazioni di ogni società e associazione sportiva.

"Ad oggi, trascorso oltre un anno dall'entrata in vigore della legge regionale che ha reso disponibili le somme necessarie per l'acquisto dei defibrillatori, l'Azienda tutela della salute di Sassari non ha ancora pubblicato il bando per la concessione dei contributi", denunciano i consiglieri regionali del Partito dei Sardi che ricordano i 600 mila euro disponibili. Per questo motivo il consigliere regionale Roberto Desini ha depositato un'interrogazione in Consiglio, sottoscritta anche dagli altri consiglieri PdS Gianfranco Congiu, Piermario Manca, Augusto Cherchi e Alessandro Unali, chiedendo all'assessore della Sanità le ragioni della mancata pubblicazione del bando e sollecitando un intervento per risolvere la situazione.

"Siamo al paradosso – commenta Desini – abbiamo i soldi a disposizione, ma l'immobilismo dell'assessorato alla Sanità e dell'Ats non permette alle società sportive sarde di accedere ai contributi per l'acquisto dei defibrillatori. Su questa problematica mi sarei aspettato un'attenzione diversa da parte dell'assessore, visto e considerato che lui stesso è un medico. Secondo il presidente regionale del Coni, Gianfranco Fara, "si parla di aiutare le società ad acquistare dispositivi non superflui ma che possono rivelarsi fondamentali per salvare vite".