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"Il mondo del giornalismo non è solo costituito dalle grandi firme, super garantite sotto il profilo retributivo e previdenziale, ma soprattutto dai tanti precari, giovani e meno giovani, spesso pagati 'a pezzo' e con tariffe regolamentate a ribasso. Sono loro i più esposti al rischio di azioni giudiziarie e i costi che queste comportano gravano tutto sulle loro spalle".

Lo ha detto il senatore del gruppo Misto, Luciano Uras (Campo Progressista – Sardegna), presente a piazza Montecitorio alla protesta simbolica della FNSI con i giornalisti per chiedere a Governo e Parlamento provvedimenti concreti sulle querele temerarie e sui temi del lavoro, della lotta al precariato e dei diritti.

"Non basta la solidarietà dei singoli parlamentari e di alcune forze politiche particolarmente sensibili. Per dire basta al precariato selvaggio e ai cronisti minacciati serve di più, ad iniziare da una legislazione organica di tutela, le risorse necessarie a sostenere la piccola e media editoria, quella territoriale e tematica essenziale per assicurare pluralismo e qualità democratica dell'informazione. Ci impegniamo sin d'ora – ha concluso Uras – a sostenere ogni proposta che vada in tal senso".