"Si tratta dell'emergenza idrica peggiore che la Nurra abbia mai affrontato negli ultimi vent'anni, i livelli d'acqua nei bacini sono ai minimi storici e non ci sono state precipitazioni, ma si sapeva già da dicembre e i danni si potevano evitare con un minimo di programmazione". Sull'allarme siccità, il presidente del Consorzio di bonifica della Nurra, Gavino Zirattu, attacca la Regione. "Servono interventi straordinari per sopperire al clamoroso ritardo".
"Le promesse fatte dall'Autorità di bacino sono rimaste inattese, il volume dell'acqua garantito per completare la stagione irrigua non è mai stata raggiunto – insiste Zirattu – le colture sono state piantate, gli agricoltori hanno avviato l'attività produttiva e ora la Regione deve fare uno sforzo straordinario per garantire l'acqua almeno sino al 31 agosto". Il bollettino del Consorzio è drammatico. "I tre bacini del distretto irriguo sono in grande sofferenza, nel Cuga ci sono 5 milioni e mezzo di metri cubi d'acqua, nel Temo 21 milioni e 800mila e nel Bidighinzu 2 milioni e 320mila – prosegue – a questi bisogna aggiungere l'apporto idrico
dei reflui di Alghero e della diga di Bonassai, messa in funzione tre giorni fa". Ma non basta. "Per irrigare fino a fine agosto la Regione deve attivare immediatamente i pozzi dislocati nel perimetro irriguo – chiede ancora il presidente del Consorzio – altrimenti l'agricoltura, comparto trainante dell'economia locale, rischia di subire danni economici gravissimi anche per le prossime annate". Il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, e l'assessora delle Attività produttive di Alghero, Ornella Piras, si sono impegnati ad accelerare sulla richiesta dello stato di calamità naturale. Duro il Movimento 5 stelle. Secondo il deputato Nicola Bianchi, i consiglieri comunali di Sassari, Desiré Manca, Maurilio Murru e Marco Boscani, e quelli di Alghero, Roberto Ferrara e Graziano Porcu, "la gestione della risorsa idrica da parte della Regione fa acqua da tutte le parti".