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Stop allo scarico dei reflui nello stagno del Calich. Questa mattina, nel corso di una riunione che si è svolta ad Alghero con il sindaco, Mario Bruno, e l'assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, sono state confermate le misure urgenti da mettere in atto per salvare la laguna di Fertilia. Al vertice, cui hanno partecipato anche gli assessori comunali all'Ambiente e alle Manutenzioni, Raniero Selva e Raimondo Cacciotto, gli uffici competenti dei due settori e il direttore del Parco regionale di Porto Conte, Mariano Mariani, Maninchedda ha ribadito la volontà della Regione di non sottovalutare lo stato di emergenza ambientale in cui versa lo stagno: "è stato deciso di portare la massima attenzione al riutilizzo dei reflui prodotti dal depuratore e di attuare un monitoraggio costante per intercettare eventuali scarichi non controllati", ha detto l'esponente della giunta Pigliaru.

"Quello in corso a Calich rischia di rivelarsi un vero e proprio disastro, con gravi conseguenze di carattere ambientale, come quelle che da diversi anni si registrano nella costa più a nord del litorale urbano di Maria Pia", ha precisato Mario Bruno. Tra i motivi che concorrono a soffocare la laguna e generano i fenomeni di eutrofizzazione da cui discendono tutti i gravi problemi di anossia e conseguente moria di organismi acquatici, c'è il quotidiano sversamento dei reflui del depuratore di San Marco nel Rio Filibertu, in direzione Calich. Due le linee di intervento già allo studio e immediatamente ipotizzabili, frutto di valutazioni e studi: la realizzazione di sistemi di fitodepurazione all'avanguardia e il miglioramento dello scambio delle acque della laguna con il mare.

"Anche per il futuro bisogna garantire nuovi scarichi per San Marco – ha ribadito il primo cittadino – mai più una goccia di reflui dovrà finire direttamente nel Calich, solo così si invertirà il processo di eutrofizzazione in corso, ristabilendo le condizioni per far rinascere sotto l'aspetto ambientale ed economico la laguna".