"Sto subendo da mesi attacchi di ogni genere, insulti, calunnie, bestemmie. Le subisco perché oggi pare che non si possa essere sindaco pensando di poter avere il rispetto delle persone; lo si è solo quando si è disposti a subire. E una cosa posso dirvi: io continuerò a combattere, con ancora più forza di prima, non mi fermerete con gli insulti, né bruciandomi la macchina". Così Marta Cabriolu, sindaca di Villacidro nella sua pagina Facebook, commenta l'attentato incendiario subito durante la notte. Un lungo post, in cui la prima cittadina, eletta con una lista civica, parla ai villacidresi.
"Ieri sera ero sconvolta – racconta la sindaca – sono rientrata a casa e ho scritto quel lungo messaggio di condanna. Volevo dire ai miei cittadini che il sindaco non si arrende, episodi di questo genere servono a rafforzarmi. Sono orgogliosa di quello che faccio e non accetto che, grazie a episodi con quello avvenuto durante la notte, si pensi che Villacidro sia fatto di persone che bruciano auto o minacciano. Villacidro è un paese di persone leali, di cittadini onesti e non possono essere certi omuncoli a far cambiare idea". Sulle ragioni dell'intimidazione la prima cittadina non scarta alcuna ipotesi.
"Se ne possono fare tante – sottolinea – il malcontento è cominciato da quando sono stata eletta. Di sicuro si vive un periodo di crisi e di malcontento generale, ma può anche essere che il gesto sia riconducibile alla mia attività politica. A Villacidro stiamo attuando un cambiamento molto forte coinvolgendo la popolazione. Abbiamo la fiducia dei cittadini, c'è tanta partecipazione". L'attentato incendiario è avvenuto poche ore dopo una scelta importante fatta da sindaco, giunta e maggioranza: è stato revocato l'incarico di presidente del Consorzio industriale di Villacidro. "Non voglio minimamente pensare che una scelta di una maggioranza possa poi determinare un atto intimidatorio nei miei confronti – ribadisce – saranno gli investigatori a stabilire le ragioni dell'intimidazione".







