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Una lettera è stata inviata dalla deputata Emanuela Corda al Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, per cercare di far luce sul comportamento poco chiaro del Banco di Sardegna in merito ai mutui agrari concessi agli agricoltori sardi.
In Sardegna, molti sono stati gli agricoltori che negli anni si sono rivolti agli istituti bancari, in particolar modo al Banco di Sardegna Spa, per ottenere tali tipi di finanziamento, essendo una regione in cui una delle attività prevalenti è quella agricola. Ma a causa di avverse condizioni economiche molti mutuatari si sono resi morosi nel pagamento di alcune rate, determinando la revoca del contratto di mutuo da parte del Banco di Sardegna Spa, concedente, rivendicando per il residuo capitale, interessi maggiorati e  non previsti contrattualmente che sono stati aumentati fino al 20%. 
 
Allo stesso tempo, però, la banca suddetta ha continuato a ricevere il concorso regionale sugli interessi dalla Regione Sardegna, che intanto non era mai stata informata della revoca dei contratti di mutuo, con la conseguenza di aver incamerato illecitamente la quota di concorso pubblico sugli interessi, quasi sempre superiori all’11%.
 
“Così operando, la banca avrebbe incassato ben due volte gli interessi sui mutui, perché li ha pretesi dagli agricoltori morosi e li ha incassati indebitamente dalla Regione. Tutto ciò ha causato  il dramma per le imprese e gli agricoltori della Sardegna perchè la macchina del recupero crediti non conosce sosta e non si ferma. Per alcuni di essi i debiti contratti con i mutui regionali e con Equitalia, hanno portato alla perdita del bene più prezioso: la casa. Altri l’azienda, frutto del lavoro di una vita di un’intera famiglia per molti”.
 
«Confidiamo che il Presidente faccia piena luce sulla questione e, laddove vengano riscontrate queste illeceità, si attivi al più presto per il recupero delle somme che in modo illegale sono state incassate dal Banco di Sardegna e sottratte al popolo sardo e che vengano restituite alla Regione»  afferma Emanuela Corda. "Noi andiamo avanti con il nostro lavoro e denunciamo tutto quello che in Italia deve essere migliorato, al fine di evitare che i cittadini siano sempre quelli a rimetterci".