A Oristano, 32 mila abitanti comprese le frazioni, città di mare e di pianura sulla costa ovest della Sardegna con grandi potenzialità di sviluppo turistico e agricolo finora inespresse, la corsa alla carica di sindaco schiera sui blocchi di partenza sei candidati: tre donne e tre uomini. Il Movimento 5 stelle, assente nel 2012, punta sulla psicopedagogista e scrittrice Patrizia Cadau.
Il centrodestra, con cinque liste ma ancora diviso, si affida a un ingegnere di Forza Italia, Andrea Lutzu, che ci aveva già provato cinque anni fa. Il regista Filippo Martinez, invece, corre da solo con tre liste sotto il simbolo di Capitale Oristano, il centrosinistra gioca le sue carte con la vicesindaca uscente Maria Obinu, Pd, sostenuta da sei liste.
L'urologo Vincenzo Pecoraro si presenta con una coalizione civica e identitaria di quattro liste, che raccoglie i transfughi del centrodestra, infine l'avvocata Anna Maria Uras, appena uscita dal Partito Democratico, è in corsa da sola con la lista Coraggio e Libertà. A nessuno dei sei candidati viene riconosciuta la possibilità di una vittoria al primo turno. L'11 giugno, salvo sorprese, si vota dunque solo per decidere chi andrà al ballottaggio. Patrizia Cadau, Andrea Lutzu e Maria Obinu hanno tutti e tre buone carte da giocare. L'outsider Martinez, artista visionario ma anche grande esperto di comunicazione, punta decisamente a far saltare il banco.







